L’ayurveda è una scienza medica che racchiude in sè anche la filosofia, l’arte e la disciplina dello yoga, ed altri elementi fondamentali.
I padri fondatori di quest’opera furono i Rishi, cioè gli osservatori della natura, dell’identità oggettiva dell’uomo e della natura, dell’origine, del destino e della realtà circostanti e le influenze che essa può apportare.
Ayur significa vita, veda conoscenza e quindi “arte o conoscenza del buon vivere”. Yoga invece significa unione, entrambe si basano su un concetto di spiritualità, dove tutto sorge e ritorna a Brahma, un aspetto della divinità che ha dato origine alla vita. Ciò nonostante, entrambe non precludono la via dell’ascesi come neppure di chi non crede, stiamo pur sempre parlando di discipline antiche e che una volta i tempi e le culture erano diverse rispetto ad ora, nell’epoca moderna, per cui in molti si sono adattati al processo di cambiamento, ed esso è la base stessa dello yoga e dell’ayurveda.
Entrambe queste discipline lavorano sul mantenimento del corpo, parte fondamentale per avere la possibilità di ascendere, lo yoga ha il ruolo di prevenire le malattie o i disturbi attraverso un atteggiamento propositivo alla vita, sano ed equilibrato in tutte le forme di azione, come all’attività fisica, e al controllo completo del corpo, dei sensi, del respiro e della mente, l’ayurveda invece previene o cura un disturbo attraverso tecniche di purificazione, di ringiovanimento, o attraverso terapie a base di spezie ed erbe e si espande a 360 gradi in tutti i campi medici.
Infatti, il corpo ha una sua intelligenza intrinseca e ha tutti i potenziali per poter vivere serenamente e in buona salute, ciò nonostante è attraverso l’ascolto e l’osservazione di sè stessi che possiamo comprendere come effettivamente stiamo. Il nostro corpo ci avverte immediatamente del variare della qualità del suo interno, attraverso tutti gli aspetti che a volte non consideriamo, cioè i gas che emaniamo, come un rutto o un peto, o l’odore della pelle che emaniamo o del sudore (shhh… cerchiamo di diffonderlo con del profumo, ma siamo già profumati!!!) e così anche in altre forme.
Queste discipline considerano globalmente la persona nei suoi bisogni, a volte sono le nostre emozioni o i nostri pensieri, che per come li metabolizziamo ci creano patologie, anche croniche, altre volte sono gli squilibri della digestione e del processo di trasformazione che creano dei deficit negli srota o nei dathu e quindi è dal nostro interno che sorge la tendenza del proprio benessere o malessere, è importante valorizzare la completa armonia di tutto ciò che è attorno a noi.
L’ayurveda come lo yoga ci insegnano a prendere il controllo dei sensi e saper mantenerli equilibrati, quei 5 sensi che si ripercuotono sui 5 elementi e di conseguenza sui dosha (vedremo in seguito), basandosi su 3 aspetti fondamentali: movimento, mantenimento e riposo; purificazione, fortificazione e rilassamento;
Si dice che come obiettivo primordiale necessario per vivere sani e armoniosi è prendersi cura della propria anima, poichè è essa che sostiene la vita, ed è importante ricordare che come l’universo così è l’uomo, come il macro così nel micro, quindi la necessità di essere uno con il tutto da cui si proviene, siamo uno in tutto e tutto in uno.