Si è sempre di corsa, di fretta e furia, non ci fermiamo quasi mai a prendere un attimo di ascolto per noi stessi e per il nostro benessere. A volte si associa lo yoga alla posizione di loto e all’ “OM” e altre volte a una semplice ginnastica dolce, senza effettivamente conoscerlo perciò che da anni, o meglio secoli, si cerca di diffondere.
Lo Yoga nasce come filosofia dualistica, è composta da ciò che è tangibile e da ciò che non lo è, Prakriti e Purusha, la loro unione permette il creato, il concetto che nel mondo occidentale si riferisce al Big Bang, (vedremo in seguito la cosmogonia dello yoga).
Per ora, soffermiamoci a quali sono i benefici di una seria pratica di yoga e quali quelli in una classe di yoga. Lo yoga stimola sia l’aspetto fisico del praticante ma anche l’aspetto sensoriale, quello sottile e quello che si percepisce ma che non lo valorizziamo.
Cosa vuol dire?
Le asana (posizioni) creano la struttura fisica, la parte principale in quanto permettono lo sviluppo della centratura, del contatto con la terra e la stabilità. Ci permette di comprendere al meglio le differenze del nostro corpo tra un lato e l’altro, la differenza di un momento specifico della nostra vita e come varia in base lo stato in cui lo viviamo. Questo è l’aspetto più grossolano ma anche più facile da percepire, ed è connesso al ritmo del nostro respiro, la parte più sottile. Il respiro ci fa comprendere, invece, come reagiamo alle dinamiche quotidiane, è in stretta relazione alla gestione delle nostre emozioni e ai nostri pensieri. Per cui, lo yoga ci insegna a comprendere ciò che siamo, come ci viviamo e come poter sviluppare al meglio noi stessi prendendo consapevolezza di tutto ciò che ci circonda da dentro a fuori e contrario.
In una classe di yoga, ci vengono quindi dati dei piccoli punti di riflessione, piccole forme di sotterfugi e quindi degli spunti che sta a noi, poi, metabolizzarli con i nostri tempi, e trasformarli per esternarli e vivere serenamente a piccoli passi programmati in questa lunga vita.